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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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BG completo Jaclom Leber 14/08/2017 21:18 #1

  • holycow
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Queste Pagine vi racconteranno la mia storia

Anni fa gran parte dei popoli rinunciava ai propri culti per convertirsi alla fede di Elohim, solo i popoli del Nord rimanevano fedeli alle divinità dei loro antenati, tra questi dei il più potente era Paladine. Egli regnava tra le stelle di Sosaria e i suoi scudi gli conferivano saggezza e memoria. Ma mentre il fuoco delle antiche divinità si affievoliva, nacque una storia straordinaria che entrò nei cuori della gente.

“Sveglia Ragazzo!!!”è con queste urla che il giovane fabbro si svegliava tutte le mattine…. e ogni volta, dopo aver bevuto un po’ di latte di capra accompagnava suo padre nella fucina.
Spade, Asce, Barde, Coltelli… c’erano tutte le armi che un Guerriero potesse desiderare, a vederle sembrava tutta ferraglia ma bastava impugnarne una per capire subito che il vecchio fabbro Boril Leber era un grande dominatore degli elementi, ben bilanciate, resistenti, erano le migliori di tutta la contea… in molti compievano giorni e giorni di viaggio per raggiungere la sua fucina.
Jaclom Leber era il nome del suo unico figlio e fin dalla giovane età lo portava con se nella forgia per insegnargli i segreti dell’ arte della creazione delle armi, a Jaclom piaceva molto assistere suo padre, l unico suo sconforto era svegliarsi tutte le mattine con le galline e con suo padre che gli urlava nelle orecchie….
Boril oltre a essere un grande Fabbro era anche molto abile con la spada… pensava che un buon fabbro doveva essere anche un grande guerriero e sapere come si usano le armi, cosi oltre a insegnare a Jaclom a battere il Ferro, tutti i giorni dopo il pranzo, gli insegnava a battersi con Spade e Barde.

(dopo 20 anni)

Era l Alba… Leber era gia sveglio sdraiato sul letto, ma gli piaceva troppo dormire, cosi come tutti i santi giorni aspettava le urla del padre ma quel giorno le sue orecchie non vennero torturate…
Si mise a sedere sul letto… si passo la mano sugli occhi per mettere ben a fuoco la stanza… girò la testa verso la branda del padre e vide che era ancora li…sorrise… penso subito a vendicarsi.
“Sveglia Vecchio!!!”
“Sveglia Vecchio!!!”

Non si muoveva…
Jaclom lo scosse….
“Padre… il ferro…. ci attende…”
Niente
Posò un dito sotto il naso del padre per vedere se respirava ancora.
“ Padreeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!”
Dopo aver pianto sul corpo senza vita del padre, si decise che doveva assicurargli un buon cammino nel regno degli dei… lo prese e con l aiuto del suo cavallo lo porto in riva al fiume, lo poso sulla loro barca e dopo avergli dato fuoco la spinse e la guardo allontanarsi, spostata dalle correnti.
Passarono settimane, Jaclom era seduto in riva al fiume Grey esattamente nel punto in cui aveva visto per l ultima volta suo padre, la sua testa era rivolta verso l alto e osservava le stelle e ricordava con tristezza le storie che gli venivano raccontate… narravano degli Dei e delle loro volontà su questa terra… all’improvviso vide una luce.. a filo d acqua… si spostava lentamente. Jaclom si alzo in piedi. Sguainò la spada e si nascose dietro l unico albero vicino senza distogliere mai lo sguardo dal bagliore che proveniva dal fuime.
Man mano che si avvicinava poteva cominciare a definirne i lineamenti.
Era una barca dei popoli Del Nord con una lanterna che penzolava dalla Prua. A bordo c erano 3 uomini armati con scudi e spade enormi, insieme a loro notò una persona, indossava una veste sembrava nera ma con la poca luce che c era non c avrebbe messo la mano sul fuoco… non era molto alto, non riusciva a vederlo in faccia a causa del grosso cappuccio che portava che gli calava sugli occhi..
La barca colpi con decisione la sponda del Fiume. Scesero i 3 uomini armati guardandosi in torno… uno di loro porse la mano all uomo con il cappuccio per aiutarlo a scendere.
Jaclom era ben appostato, nascosto. . con uno scatto riuscì a disarmare il guerriero che gli era vicino e stringendo la sua schiena contro il suo petto gli fece sentire la lama Gelida della sua spada sotto la giugulare…
“ Chi siete…!! Buttate a terra le Armi o gli taglio la gola”
Gli altri 2 non sapevano cosa fare… si voltarono verso l uomo misterioso e quest’ultimo con una calma che faceva Rabbrividire anche Satana fece il gesto ai suoi uomini di deporre le armi.
“ Chi Siete… cosa volete!” Urlò Leber
L’uomo con la veste scura si incammino verso di lui…
“ Fermo!! Fatti vedere!!” L uomo non si fermò
ma mentre si incamminava verso il fabbro.. comincio a calarsi il cappuccio lungo la schiena.. i suoi movimenti erano lentissimi… lenti come un leone che camminava sotto il livello delle Frasche nella Savana…
Jaclom lo vide finalmente in faccia…
“Salve Fabbro Ferraio”.
I suoi occhi erano Azzurri come il cielo, aveva dei lunghi capelli Grigi che si univano insieme alla Folta Barba, la Bocca gli si intravedeva appena… Odorava di acqua di colonia, quindi non era Sicuramente un Barbaro
“Come fa a sapere che sono un Fabbro?” Urlò tenendo sempre stretto a se il guerriero.
“Io so molte cose Jaclom… ero un vecchio amico di tuo padre” Abbassò la testa...




Quest’uomo mi insegno l arte della magia e mi portò con se nelle terre di Stirling dicendomi che era una delle città più pacifiche di tutta Sosaria e li avrei trovato riposo e meditazione.
Arrivato nella Contea Intrapresi dopo poco una carriera politica, il sindaco Lord Blizzard decise infatti di farmi ambasciatore e feci costruire una casa nei pressi della Sala del Sigillo





In questo momento fuori dalla finestra sta nevicando, vicino al mare davanti casa vedo un ragazzo seduto con le gambe rannicchiate e le braccia che le circondano stringendole a se per sentir meno il freddo Gelido di Stirling.


Solo adesso posso continuare cio' che stavo scrivendo e quello che è accaduto oggi non so dargli spiegazioni...
Adesso vi Narrerò tutto

Dopo la vista di quel ragazzo Uscii di casa e gli andai incontro per potergli offrire il mio aiuto.
Mentre camminavo lungo la mia staccionata sentivo i piedi affondare nella neve, qualche fiocco riuscii a intrufolarsi nelle scarpe facendomi venire i brividi...
*Ehi ragazzo ti serve aiuto?* Gli dissi
Il ragazzo non si voltò ma fece un cenno con la testa facendomi capire di si..
Lo invitai ad entrare e gli offri qualcosa da Vestire e da mangiare.
Appena riprese le forze gli chiesi di raccontarmi come mai era li di fronte a casa mia ma prima che cominciasse a parlare mi chiese di porgergli un libro.
Il ragazzo si mise a scrivere... la candela che aveva di fronte si consumava sempre piu...
Arrivata Sera mi passo il Libro e si mise Seduto Di fronte a me.

Cominciai a Leggere.
Il mio nome non ha importanza e la ringrazio di avermi permesso di recuperare le forze in casa sua.
Sono in viaggio da molti giorni, da quando è morta la mia giovane moglie. Eravamo felici insieme, abbiamo passato molti bei momenti. Passavamo giornate intere a raccogliere frutti e parlavamo tutto il tempo, le nostre vite erano unite sotto qualsiasi punto di vista... lavoravamo, ci divertivamo e ci amavamo insieme.
Il giorno della sua morte Avevamo avuto una discussione, non ricordo per cosa, soffro ancora oggi pensando che gli ultimi attimi di mia moglie non erano sereni e in pace con il suo Animo e questo mi fa soffrire terribilmente. Ho perso l'unica persona che mi stava vicino e nell ultimo giorno di vita di questa persona IO l ho fatta soffrire... non mi daro' pace.
Mi manca, l'aria che respiro mi sembra pesantissima, il cuore mi preme contro i polmoni e un dolore atroce mi prende lo stomaco... è cosi che mi sento ogni giorno.
Non c'è niente che tu possa fare, nessuno puo aiutarmi a lenire questo Eterno Dolore.
Non mi resta altro che raggiungere mia moglie e chiedergli scusa.


Quando chiusi il diario e alzai gli occhi vidi che il ragazzo non si trovava piu di fronte a me, era come svanito, la porta di casa non si era aperta ma lui non c'era... Corsi al piano superiore della casa e vidi che la porta che dava sul terrazzino era socchiusa, notai una corda legata alla Ringhiera.
Mi Sporsi.
La Corda era in Tensione, al capo vidi il ragazzo, oscillava a destra e a sinistra... era un movimento lentissimo. Il collo era leggermente piegato e si intravedeva una parte della Corda che glielo stringeva, Le mani penzolavano e oscillavano in armonia con tutto il corpo.
Chiusi gli occhi per un secondo.

Nell'istante immediato che li riaprii Con mio stupore vidi che non nevicava piu, non c'era piu nessun segno della Forte tormenta di ghiaccio, non c'era piu nessuna corda legata e sopratutto non c'era nessuna persona nel mio cortile.
Con Affanno corsi al piano terra.
Era li.
Il diario.
Lentamente lo presi e lo aprii.
"Il mio nome non ha importanza e la ringrazio di avermi permesso di recuperare le forze in casa sua....."

Non sò spiegarvi cosa sia accaduto o cosa significhi tutto questo.
Puo essere solo un messaggio del mio Inconscio oppure un mio messaggio verso tutti voi...
So solo che una cosa l ho imparata da quel Diario...
La Vita va vissuta fino all'ultimo istante senza Orgoglio, senza Timori, senza Preoccupazioni... pensiamo a stare Bene e a risolvere i nostri problemi Aiutandoci l uno con l altro.
spero che questo racconto vi faccia Riflettere come questo "ragazzo" ha fatto riflettere me.




*si passa il dorso della mano sulla fronte*

Salve se stai leggendo questo messaggio significa che sono ancora vivo, o almeno lo ero mentre lo stavo scrivendo...
Sono Jaclom Leber Figlio di Stirling, appartengo all'Ordine della Rosa Nera, sono partito per un lungo cammino molte lune fa e sto per imboccare quello che credo sia il sentiero per il ritorno nelle mie Dolci Terre...


Intorno a me... solo nebbia, riesco a malapena a seguire la retta via della Scrittura e... i miei occhi sono stanchi, penso che mi fermero' per la notte.

*sente un rumore in lontananza dietro di se*

oh mio Dio.. c'è qualcuno..

*stacca la schiena dall albero in cui era appoggiato*

Mi sono nascosto all interno di un vecchio Tronco... il peggio è passato.
Non so cosa sia... so solo che non camminava a quattro zampe, che aveva un profondo Respiro, non sono riuscito a vedere le vesti...solo un ombra nera, ha rovistato nella sacca che avevo lasciato incustodita.
Mi ha rubato tutto... non ho piu niente.
Aspetta c'è una pergamena

*legge la Pergamena ingiallita*
Ciao Viandante solitario... ti seguo da molti giorni.
So chi sei, ma tu... non sai chi sono io...
ti ho lasciato vivere per vedere qual' era lo scopo di questo tuo viaggio ma ho notato che sei solo un Pover' uomo non degno di morire per mano mia... Penso che ti lascero' in Vita ancora per qualche giorno... poi trovero' il modo di ucciderti senza macchiarmi le mani del tuo Lurido Sangue...
A Presto Leber...



*lascia scivolare la pergamena di mano, il vento accompagna il movimento ondulatorio dello Scritto, cade dolcemente sui piedi di Leber con le lettere Rivolte verso i suoi occhi... Rilegge l'ultima frase*

A presto Leber...
Come sa il mio nome......

Adesso mi rivolgo a te, sconosciuto che leggi questa Lettera... devi aiutarmi, Chiedi aiuto... ho un amico a Stirling, Myrdiin il non vedente... chiedi aiuto a lui.
Io seguiro' questo sentiero di terra scura pochi passi fa ho incrociato una Miniera.. ma non vi erano case nei dintorni...

Ti prego Aiutami.


*prende la bottiglia di acqua che aveva con se, la svuota, ci mette la pergamena e la lascia cadere nel ruscello...*




Sono riuscito grazie ad un passaggio datomi da un pescatore, a raggiungere le nebbiose sponde della Città di Stirling, notai come questo fenomeno Atmosferico abbracciava i suoni delle terre dell'isola e i miei occhi si sforzavano a cercare qualcosa di nitido tra tutta quella Foschia.
Giunto finalmente al porto baciai la mia terra.
Mentre le mie labbra sfioravano l'erba ricoperta di rugiada, assaporando quel senso di freschezza che solo la natura puo donarti, mi accorsi che qualcosa era cambiato.
L'aria era diventata piu pesante, la Nebbia ancora piu fitta...
Durante il mio Pellegrinaggio nelle vaste terre di Sosaria non ho incontrato nessun Viandante, solo un uomo che ancor oggi temo... Nessun altro.
Stirling, Sosaria.... sta passando un brutto momento fatto di Sconforto e tristezza.
Ogni abitante di Stirling, Ogni persona che calpesta le terre di Sosaria si sente in pericolo, sento che presto vi sarà un brusco cambiamento e sento anche che molte sono le probabilità della Fine di questa Vita. Qualcosa piu forte della nostra voglia di vivere sta prendendo forma e nessuno puo contrastare il suo giudizio.
Presto la mia Città Scomparirà da Sosaria, Inghiottita dal Buco Nero che si alimenta di Dispiaceri e Orgoglio... ma questo dicerto non significa che non potrà Risorgere.
Io sono il Sacro Cavaliere di Stirling e sono pronto ad affrontare questa Forza e farò tutto quello che è in mio potere per cogliere anche una nota Armonica per il Bene della mia Città.
Pochi saranno coloro che mi seguiranno, ancor Meno le persone che avranno voglia di combattere per la loro Vita ma questo non farà mai di me un codardo.
La scomparsa Di Sosaria incombe sopra le nostre misere Teste... e ben poco potremmo fare, Insieme a queste terre scomparirà tutto cio' che è nostro... le nostre case, i nostri beni... solo la nostra anima potrà salvarsi... ma... tutto cio' non dipende da noi.
Noi potremmo solo sperare.




Finalmente mi sono deciso a Scrivervi questa Lettera Cittadini di Stirling e Abitanti di Sosaria,
Mi trovo in Casa mia nella Stanza dedicata allo Studio e alla Lettura e sono riuscito a trovare la forza per comporre queste Righe per narrarvi cosa è accaduto giorni fa.

*Immerge la punta della Piuma nel calamaio*

Durante il mio lieto sonno sono stato Svegliato da un rumore che proveniva al di fuori della mia finestra, di scatto presi l'arco da sotto il letto e corsi mezzo nudo a vedere cosa era successo.
Un uomo stava scavalcando la mia staccionata, nonostante la notte oscurava la mia vista, sono riuscito a Riconoscerlo...
Era lo stesso uomo che mi lasciò quello Spaventoso messaggio quando mi trovavo in viaggio nelle terre sperdute di Sosaria, lo stesso uomo che molte notti ha tormentato i miei sogni, lo stesso uomo che aveva promesso di Uccidermi....
Con le Mani che Tremavano, Il cuore in gola e il sudore che non mi permetteva una presa decisa sull arma, Cercai di Scoccare una Freccia Verso L'oscura Figura, ma Invano.
L'uomo riusci ad arrivare alla porta di casa e con una Strana magia riuscì ad abbatterla come se fosse Paglia, Sentivo i suoi passi all'interno cosi cercai di indossare l'armatura che avevo lasciato nel baule, ma fu inutile Era gia davanti alla porta della stanza in cui mi trovavo.
Vidi l'ombra della sua sagoma da sotto la fessura della porta, provocata dalla candela rimasta accesa nel corridoio... Si fermò.
Sentivo il cigolio del pomello muoversi... Quel Rumore era Infernale era come l'Annuncio di un Boia durante un' esecuzione. Entrò e me lo trovai Davanti.
Le mie Ginocchia Tremavano, Il mio pensiero Sfuggiva all'imaggine che i miei occhi stavano fornendo alla mia Mente ma era inutile, la paura della Morte era piu forte.
Quest'uomo mi sussurò delle frasi Incomprensibili, una Lingua che non avevo mai Udito,
Dopodiche prese il coltello da sotto la veste e mi Strappò Entrambe le orecchie.
Un Silenzio con un piccolo brusio in sottofondo mi riempì l'Anima.
Urlai Dal Dolore ma non sentii le mie noti stridenti che uscivano dalla mia Gola...
L'uomo Strappò una pagina dal mio diraio e cominciò a Scrivere con la mia Piuma, intingendola nella chiazza di sangue che stavo lasciando sul pavimento.
Scomparve."


Adesso sono qui a raccontarvi quello che è accaduto e a dirvi cosa c'era scritto su questa pagina...

"Le parole che hai sentito pronunciare dalla mie labbra sono gli ultimi suoni che potrai Ricordare, presto tornerò e ti strappero' la lingua in modo che l'ultime tue parole siano le suppliche che mi porrai"


Adesso non posso piu Ascoltare la dolce musica che Kikyo molte volte allietava la mia anima, non posso Sentire il delicato suono dell acqua vicino a casa, sarete costretti a Scrivermi lettere per poter Dialogare con me.




La Diversità rende titubanti le persone,
le puo' rendere anche esuberanti,
Orgogliose... Tristi... Sole....

Per Fortuna questo non è cio' che è capitato a me,
dopo quel che è accaduto in casa mia,
Dopo aver perso l udito,
credevo che stessi per imboccare una Strada senza Uscita,
Dalle pareti formate di solo Rovi e davanti ai miei occhi un Muro di Marmo...
Per Fortuna non è stato così.
La mia diversità mi ha aiutato a capire meglio le persone,
a capirle nei movimenti, in ogni loro gesto, in ogni loro sguardo.
Adesso quando parlo con qualcuno mi sforzo di leggergli le labbra per poter capire qul che sta cercando di dirmi... ma ancora è troppo presto per questo Grande Passo.
Continuo tutti i giorni ad ampliare la mia Cultura leggendo gli ultimi pochi libri che mi sono rimasti da sfogliare, aspettando con Ansia la mia cara amica di Vesper...
Il mio Sapere Cresce sempre di piu, come del resto anche le altre mie abilità...
L'Incedente avvenutomi giorni fa anzichè abbattermi mi ha aiutato a non perdere mai la speranza.
E poi.. quel Ragazzo... vaga sempre nella mia mente, e quel Diario è sempre con me...





Gli eventi cittadini hanno portato il Sindaco Lord Blizzard a compiere un importante gesto, mi ha messo a capo dell'Ordine della Rosa Nera di Stirling.
Con coraggio e dedizione ho accettato quest'incarico





Il gelido vento sbatte contro la Finestra e riesce a passare dalle piccole fessure causate dalla mancanza di precisione del Falegname nella Creazione dell’ Infisso, un freddo così Glaciale non lo avevo mai sentito in queste terre.
Mi reco verso il Braciere e aggiungendo un po’ di quel Nero Carbone Riesco a far salire di qualche grado la Temperatura della Stanza.
Osservo la poltrona che si trovava di fronte a quella maledettissima Finestra; la avvicino alla fonte di calore e a Peso morto mi lascio cadere sulla soffice stoffa di cui era composta.
*Lungo Respiro*
Guardo il Carbone Ardere e cerco di Immaginarmi quel dolce scoppiettio che produce durante la combustione che tanto mi faceva Rilassare...
*Lungo Respiro*

I miei Occhi si spostano sulla Libreria e penso...
- Ho quasi finito di leggere tutti i libri di storia Antica... la Biblioteca di Stirling ancora non mia ha dato una Risposta sull’ Offerta da me proposta... Tra qualche giorno dunque, dovrò recarmi al Liceo di Moonglow in modo da poter trovare qualcosa da poter Studiare di cui ancora non sono a conoscenza.

Ad un tratto il forte vento riesce ad aprire la Finestra e a farla sbattere contro la libreria e davanti ai miei piedi cade un libro.
Lo raccolgo.
Le sue dimensioni non sono delle maggiori che ho trovato, sembra composto da un massimo di 300 Pagine, la polvere lo ricopre camuffando il colore di cui è fatto.
Con l'aiuto dei miei pantaloni riesco a pulirlo e a renderlo un po' più gestibile, mentre stavo sfogliando velocemente le pagine, noto con mio Stupore il loro colore... sono Nere e le lettere sono state scritte in color Bianco.

Comincio a Leggere.
*Abbiamo Fallito, sono tutti morti... Io sono l'unico sopravvissuto, ma presto anche io Perirò e tu caro Figlio sarai l ultimo di noi.*

Stacco per un attimo gli occhi dalla pagina e Penso.
- Questo non è un libro.. è un Diario...

Continuo a Leggere.
*Ho combattuto per anni e anni al Fianco dei monaci di N'J, ma da quando i vecchi membri sono morti... L'Odio, L'Avarizia, La Superbia hanno preso il posto dei nostri veri Valori a cui abbiamo giurato Fedeltà.
Il nostro Dovere è quello di difendere la Sacra Chiesa di Sosaria e l’antico culto della Dea Hilianor ma abbiamo fallito.*


Man mano che leggo queste pagine più mi sembra incredibile i fatti che esse narrano…
La Seconda candela che ho acceso dopo aver iniziato a leggere il diario si era già quasi totalmente consumata, sono arrivato alle ultime parole…
*Adesso tutto è in mano tua, devi Riformare l Ordine, Devi difendere il Culto dei monaci. Ricorda: Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam*

La candela si Spenge.
Questa storia ha dell incredibile…
chissa dove si trova quest uomo in questo momento, chissa se è ancora vivo… e se non lo fosse…? Suo figlio non sa quel’è lo scopo della sua esistenza…
Devo riuscire a Trovare qualcuno che sappia darmi maggior informazioni su questi fatti ma devo muovermi con prudenza…




Molto tempo è passato dall’ultima volta che mi sono potuto godere la pace durante la lettura di un libro. Questi ultimi giorni Li ho passati allenandomi nelle varie arti della lavorazione delle materie prime.
Mentre la mia mano impugnava saldamente il martello da fabbro e cercavo, battendo il ferro fuso su di una vecchia incudine, di forgiare piccoli Utensili i miei pensieri vagavano nei Ricordi di quello strano diario che, come se fosse ieri, mi cadde tra le mani…
Le parole che erano state dipinte su quelle pagine nere erano rivolte ad una persona in particolare, una persona che in questo momento forse, non sa nemmeno quale compito abbia o quale sia lo scopo della sua Vita.
Mi sento in dovere di scoprire a chi quelle forti parole dovessero arrivare, sperando che sia ancora in vita.
Che Grande parte di Storia avvolge il mistero dei Templari e io adesso ho l'occasione di scoprire qualcosa che non si può leggere su nessun Libro…


Gli eventi Che accaddero in seguito e che hanno come causa questo ritrovamento sono stati trascritti su di un libro molto importante...

forum.gamesnet.it/showthread.php?t=347177




La morte attende, Lo scontro Tra la luce e il buio Eterno sta per cominciare...
Come potremo Dunque Salvarci...
La nostra città è in crescita, La nostra Rosa è appena Sbocciata...
La mia mente è fredda, il mio respiro glaciale, il mio cuore immobile....
Penso...
Non possiamo affrontare un tale Scontro, So' Benissimo che molti di voi vorrebbero scendere in guerra e questo vi fa Onore, ma non possiamo...
Dovremmo assistere a questa battaglia e pregare per le vite che andranno perdute.
Stirling Rimarrà esterna a questo scontro e in questo periodo la pace regnerà nelle nostre terre, Ma il nostro pensiero sarà al fianco di Trinsic e dei suoi alleati...
Gloria a Trinsic





La sabbia sotto i miei piedi era calda, quasi insopportabile... con lo sguardo cercavo qualche piccola pozza per potermi dar un po di sollievo, il sole accecante rifletteva sui granuli dorati di Nujel'm impedendomi di vedere oltre a due passi lontani da me.
Appogiata ad un muro bianco, una sagoma Scura sembra dipinta... mi avvicino lentamente.
Man mano che avanzo l'immagine sul muro si fa sempre piu definita, Un odore Nasueante mi riempe i polmoni... Un uomo... Era con la schiena appoggiata sul muro e la testa rivolta verso l alto, le palpebre erano aperte la bocca spalancata, Sul viso molti segni di lama la gola era stata Recisa, il sangue era stato assorbito dalla veste che gocciolava formando una lago di sangue.
Lentamente, come se avessi paura di svegliarlo... mi inginocchio e gli passo la mano sulla faccia sfiorando le palpebre... chiudendole... Prego.
I miei Pensieri vanno subito alla Guerra che in questo momento incombe su ogni essere Vivente di Sosaria, una guerra Sanguinosa senza scrupoli, che sia un fedele della Luce o dell oscurità ho pregato per la sua anima...
Mi alzo a fatica come se portassi mille lingotti di ferro sulle spalle, il sole si fa sempre piu intenso, continuo a camminare.
Dopo pochi passi un'immagine Orribile mi si presenta difronte, una distesa di cadaveri di uomini e donne Ricoprono la Sabbia di Nujel'm, sangue ovunque poche sono le Armi o le armature rimaste... sicuramente qualche sciacallo era passato prima di me...
Decido di rendere Onore ad ogni Persona caduta in battaglia...Uno Per Uno....




La lanterna che tenevo con la mano destra Oscillava in Sintonia con le Onde del Mare, un leggero vento riusciva a entrare negli spiragli che vi erano tra il vetro caldo del lume e la maglia di ottone che lo ricopriva, muovendo cosi la delicata fiammella che bruciava lo Stoppino oramai consumato e il suo odore si confondeva con quello del Pesce pescato che si trovava nella barca del Pescatore che gentilmente decise di darmi un passaggio...
Socchiudevo gli occhi per raggrupare la poca luce che vi era intorno a me in modo da vedere oltre quella Fitta nebbia che contorna le Terre di Stirling, come un Mostro marino dall'Oscurita si Innalzava la Torre Eterna; chiesi al pescatore di avvicinarsi, allungai il braccio e sfiorai con i polpastrelli le Sacre Pietre di cui era composta, erano fredde, Umide come se avessero pianto.
Dopo qualche remata Arrivammo al pontile, Gettai l' Ancora e aiutai il Pescatore a fissare bene le corde ai pali del molo.
Era notte fonda solo qualche Cane Randagio in cerca di cibo ci faceva compagnia, detti un sacchetto di monete d'oro in segno di ringraziamento alla persone che mi aveva permesso di attraversare il mare.
Dopo aver Raccolto le mie cose dalla Stiva mi incamminai verso la Piazza con il pensiero di leggere qualche nuova missiva affisa alla Banca Cittadina ma nessuna buona nuova mi attendeva aldilà della Via.
Continuai lungo la strada che mi portava fino al cancello di casa e una volta arrivato notai con mio stupore che la Torre di un Cittadino era stata abbattuta...
Oramai Stanco dal lungo Viaggio e con L'odore di Pesce che mi entrava di Forza nelle Narici decisi che era il momento di dare la Buona notte a Stirling...




Onore ai guerrieri che con voce ferma e decisa indicano la via.
Spade che si incrociano con il destino dei morti
Frecce scagliate da piccole mani che nemmeno hanno presa su una scodella...
La Lotta al potere e al bisogno di conquista ci accompagna nel nostro cammino.
Alcuni di noi fanno ammenda, altri ridono sui corpi dei caduti.
Quelle piccole mani. che non molto tempo fa stringevano a se il seno materno
ora sono dinanzi a noi, schierati come guerrieri.
I loro occhi impauriti piangono, le loro labbra tremono.
Cosa dobbiamo fare?
Una Vita spezzata sul nascere.



La notte fa da sfondo ai miei pensieri.
La grande luna su di me fa da padrona e illumina con quel suo color Avorio la strada che sto percorrendo.
Mi trovo nelle terre del Nord, dopo molto camminare ho pensato che fosse meglio riposare un pò le gambe… ed ora mi trovo qui con la schiena appoggiata ad un Grande masso Grigio scuro avvolto dal muschio che forma il sottobosco di queste foreste, a scrivere queste righe.
Come ogni giorno e ad ogni ora il Silenzio mi circonda, a volte mi sembra di sentir un suono ma sono solo i ricordi delle note che prima dell’incidente udii.

Una creatura della notte si era avvicinata, era una lepre… all’inizio sembrava intimorita dalla mia persona ma dopo poco si è fatta accarezzare e mentre la mia mano passava lungo quella piccola testa buffa adornata con quelle lunghe orecchie pensavo alla creazione della vita, di come ogni essere su questa terra sia speciale per qualcuno.
Questa lepre per un cacciatore può rappresentare solo una preda, ma per i cuccioli che molto probabilmente la stanno aspettando nel rifugio è tutta la loro vita… oppure è ancora più importante per il padre di famiglia che dovrà sfamare i suoi quattro figli… Ognuno di noi è importante per qualcuno sia visti con gli occhi di uno che dell’altro.
Scrivendo queste righe mi tornano in mente alcuni dei miei studi della Storia Antica che trattano di un Casato chiamato Sabbath alcuni scritti narrano la crudeltà che domina questa famiglia, loro non avranno mai la saggezza adatta per comprendere le mie parole; l’odio, il dolore, la crudeltà e il disprezzo… queste sono l’uniche cose che riescono a comprendere e quando si trovano davanti una persona che cerca di fargli capire l’enormità di errori che compiono si nascondono dietro parole e scritti composti da minacce e intimidazioni che solo le menti deboli riescono a subire.
Se mai questo scritto arriverà a qualcuno di loro sò gia quale sarà la sua risposta…
Parlerà di budella strappate, di teste cadute e di tormenti oppure si limiterà semplicemente a dichiarare la propria superiorità in entrambi i casi sarò dispiaciuto perché a parere mio è meglio essere una lepre che uno dei Sabbath.

Negli ultimi giorni o meglio… nell’ultimo periodo questa famiglia ha perso quel grande potere che aveva un tempo o forse non l ha mai avuto… mi diranno che sono una mente giovane e che non ho il diritto e ne le conoscenze per parlare di queste cose ma io gli rispondo gia adesso…
Quella lepre era importante per qualcuno, voi solo a voi stessi e da molto tempo che non sento un cantastorie narrare le vostre vicende...


L’ombra scura del passato
ricopre ogni vostro pensiero
un’ eterno credo vi guida
lungo sentieri senza meta.

Creature che disprezzano la vita
l’esistenza di ogni altra singola creatura,
rido pensando a coloro che sono sopravvissuti
che sono ancora meno dei 4 figli che il povero deve sfamar




Chiudo questa pergamena e la lascerò al destino
e vi saluto ricordandovi l’importanza che tutti voi avete.

Leber
Ira

Desiderio irrefrenabile di vendicare violentemente un torto subito

Si prega Accedi a partecipare alla conversazione.

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