Non sono piu lucido come un tempo,
durante la mia permanenza a Sosaria ho acquisito grande destrezza con le armi,
so cavalcare, cacciare, e sconfiggere banditi e malintenzionati,
tutto ciò dovrebbe aver infuso in me un grande orgoglio,
mentre in realtà sono solo un povero disperato.
Oramai, riesco ad essere lucido in poche occasioni,
ad esempio quando impugno il calamaio e la penna,
e questo mi da molto conforto,
ma poi, quando alzo lo sguardo dal foglio il mio cervello ha un radicale cambiamento,
la mia mente si ottenebra, e in poco tempo ritorno nell' oscurità.
Spesso non ricordo nemmeno ciò che ho fatto durante il giorno,
ma spesso posso intuire di aver combattuto a lungo,
per via di segni tangibili sul mio corpo, per la stanchezza e per il sangue di cui spesso sono macchiato,
sangue....
questa parola, mi ricorda qualcosa...
la mente fa brutti scherzi.....
Si, il sangue, la mia vita è legata al sangue,
ma no, non al mio, le fiale, le fiale di sangue sono preziose....
Spesso mi aggiro di notte negli antri piu bui,
alla ricerca delle preziose fiale di sangue,
ne uccido di creature.... di ogni sorta,
credo aver ucciso anche esseri senzienti, ma non ne sono sicuro.
Sono diventato ancora una volta l' ombra di me stesso,
o di qualcun' altro ?
credo sia un nuovo stadio della maledizione di Elhoim.....
mi trovo ancora dalla parte dei buoni, fino a poco tempo fa combattevo per uno scopo,
insieme ai cittadini di Trinsic, sperando che servire un ideale mi avrebbe salvato l' anima,
e avrebbe sciolto la maledizione,
durante l' ultimo mio viaggio nel quale tentai l' esilio, avevo creduto ingenuamente di aver trovato
la fonte del maleficio che mi costringe a questa vita di schiavitù,
ma purtroppo....
purtroppo....
non riesco a ricordare piu nulla di quell' accaduto...
la mente fa brutti scherzi.....
Mi aggiro per Sosaria come uno spettro, un ombra,
qualcosa di misto tra un' essere senziente e un non morto privato della propria anima,
sono dimagrito, quasi scarno, soprattutto in volto,
i miei occhi, i miei occhi..... anche sono cambiati.....
il mio sguardo è spesso perso nel nulla, anche quando mi stanno parlando,
le rare volte che accade, dato che pochi ormai hanno il coraggio o la sfrontatezza di avvicinarsi a me,
le mie pupille sono quasi sempre dilatate, dilatate a tal punto da riempire tutto l' iride,
i miei occhi sono oramai quasi del tutto neri.
Sono nate leggende sul mio conto in alcuni villaggi,
ho udito le storie che raccontano gli anziani intorno al fuoco della notte,
ogni tanto passo di notte nei centri abitati di sosaria, o in alcuni accampamenti provvisori di pellegrini,
di solito sono incappuciato, e fingo di essere un mendicante malconcio,
con l' intento di.... di... non ricordo....
la mente fa brutti scherzi a volte.....
Alcuni mi chiamano il cavaliere spettrale, e in molti cominciano a pensare che io sia tornato al servizio di Elhoim,
forse sto scrivendo questo diario proprio per chiarire la faccenda,
e gettare luce sull' oscurità, ma devo trovare un modo, un modo per diffondere ciò che sto scrivendo,
senza però far accedere il mondo ai dettagli piu intimi.
Ho trovato, i bardi, loro sono la chiave di volta di questa striminzita canzone di dolore,
devo trovare un bardo disposto a cantare storie in mio onore,
egli potrà accedere a questo diario, per poi divulgare la mia triste storia,
badi bene però, a dire solo ciò ch' io voglio......
non tutto può essere portato alla luce, non tutto....
una volta sparsa la voce tra i bardi, sarà un gioco da ragazzi riguadagnarmi la reputazione positiva che avevo un tempo.
