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Storia di Odino 20/09/2017 15:19 #1

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Odino nacque presso Minoc, 25 anni fa. Figlio di un orco e di un'umana, venne rinnegato e abbandonato nelle paludi sconosciute di Papua. Un giovane arciere, di nome Killer, mentre era di ricognizione nelle zone dimenticate di Papua, trovò in una culla un giovane bambino. Il suo animo nobile lo portò a prendersi cura del fanciullo Odino e lo portò con se nella cittadina di Stirling. Killer era un personaggio particolare, si nutriva del sangue delle sue prede, ma non volle mai dare spiegazioni a riguardo. KenzeMeris è un elfa oscura dall’animo docile, moglie di Killer, si prese cura dell’allevamento del piccolo Odino. A Sosaria dominano il bene e il male, ma la cittadina di Stirling è fedele al grande dio Idior. Odino era molto affascinato dal tempio costruito a Stirling e del parco fuori di essa. Killer raccontava spesso a Odino che era merito di Idior se lui oggi era ancora vivo. Ogni mattina Odino si recava al tempio per adorare il suo dio. Quando raggiunse l’età di 8 anni, Killer iniziò ad addestrare il giovane, Sosaria non è un luogo pacifico, gli assassini e i mostri sono molto pericolosi e feroci. Le sue noti da guerriero si notarono subito, inizialmente usò delle mazze di legno per addestrarsi, poi successivamente si allenò con il martello. Idior ascolta sempre le preghiere dei suoi fedeli, così decise di donare a Odino un martello che solo pochi erano in grado di tenere in mano ed essere destri con esso. KenzeMeris, notando che il suo figlio adottivo non era molto intelligente, in quanto figlio di un orco, cercò di insegnargli qualche magia per aumentare la sua forza nei combattimenti, in modo da stupire i suoi avversari. Durante i lavori a Stirling, Odino fu il primo ad aiutare i suoi concittadini nella ricostruzione del tempio, Idior ne fu molto contento. Era un promettente uomo di fede ma anche un ottimo combattente. Killer gli spiegò che per diventare un uomo di fede doveva seguire un seminario, dalla durata di 6 anni, ma che avrebbe dovuto abbandonare la città di Stirling e recarsi in missione, in questo modo avrebbe ottenuto la carica di chierico solo se avrebbe soddisfatto le richieste del suo dio. Così Odino iniziò a leggere le pergamene nascoste sotto l’altare di Stirling, documenti antichissimi raffiguravano giovani guerrieri che strappavano il cuore dal grande Onice, un leggendario dalla forza innaturale, capace di uccidere vari guerrieri in un solo colpo. Solo chi riusciva a strappare il cuore da questa creatura leggendaria, veniva protetto per l’eternità dal grande dio Idior. La leggenda narrava che il peso di questo cuore doveva pesare quanto una piuma. Il giovane, avendo già ricevuto un martello da Idior, prese coraggio e ancora più fiducia in se stesso, aumentando la sua autostima e la sua forza. Grazie agli insegnamenti dei suoi genitori adottivi decise di affrontare questa missione, per potersi avvicinare ulteriormente al culto e diventare un chierico, Andò a Destard, cercò l’Onice in tutta la grotta, essendoci molti draghi e non sapendo quale fosse di preciso, iniziò a uccide quelli che trovava nel suo cammino, dopo averne uccisi un paio della stessa stazza capì che non erano coloro il drago che doveva uccidere, ma si trattava di un drago molto più forte e grande, nessuno di questi aveva il cuore leggero quanto una piuma. Scendendo vari sotterranei, apparve un drago di un colore brillante, apparentemente buono e inoffensivo, riuscì a domarlo e addomesticarlo, questo drago era una creatura creata dal Signore della Luce. Questo diede molta più fiducia e forza a Odino, così decise di scendere ancora nei sotterranei più oscuri di Destard, qua trovò il drago leggendario, il grande Onice. Dopo un lungo scontro, pur se ferito, riuscì ad avere la meglio e sconfiggere il grande drago e strappargli il cuore. Dopo averlo ucciso, il drago dalla luce brillante sparì e apparse con un aurea potentissima e chiarissima il dio Idior, che gli mostrò la strada di Skara Brae in cerca del chierico Angelus, che lo avrebbe fatto entrare nel seminario e insegnato le nobili arti e i segreti più mistici di Sosaria.

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Storia di Odino 20/09/2017 16:17 #2

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Storia di Odino 20/09/2017 19:11 #3

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Un po' troppo narrativo secondo me e lascia poco intendere cosa spinge Odino a diventare chierico, cerca di essere più introspettivo e meno cronistico

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Storia di Odino 22/09/2017 13:08 #4

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Storia modificata. Spero sia di vostro gradimento ora.

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Storia di Odino 23/09/2017 14:58 #5

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Odino nacque presso Minoc, 25 anni fa. Figlio di un orco e di un'umana, venne rinnegato e abbandonato nelle paludi sconosciute di Papua. Un giovane arciere, di nome Killer, mentre era di ricognizione nelle zone dimenticate di Papua, trovò in una culla un giovane bambino. La bontà della sua anima lo portò a prendersi cura del fanciullo, lo portò con se nella cittadina di Stirling e gli diede il nome di Odino. Killer era una persona molto particolare, si nutriva del sangue delle sue prede, ma non volle mai dare spiegazioni a riguardo. KenzeMeris è un elfa oscura dall’animo docile, moglie di Killer, si prese cura della crescita del piccolo Odino. A Sosaria dominano il bene e il male, la cittadina di Stirling è fedele al grande dio Idior, i cui regna la pace e la serenità. Odino era molto affascinato dal tempio costruito a Stirling e del parco fuori di essa, lo visitava spesso e ci stava ore all’interno di essa per recarsi in preghiera. Killer raccontava spesso a Odino che era merito di Idior se lui ora fosse ancora vivo. Ogni mattina Odino si recava al tempio per adorare il suo dio. Quando raggiunse l’età di 8 anni, Killer iniziò ad addestrare il giovane, Sosaria non è un luogo pacifico, gli assassini e i mostri sono molto pericolosi e feroci. Le sue noti da guerriero si notarono subito, inizialmente usò delle mazze di legno per addestrarsi, poi successivamente si allenò con il martello. Il giovane implorava il gran Signore di dargli la forza di combattere, volle diventare un esempio anche per i suoi concittadini. Idior ascolta sempre le preghiere dei suoi fedeli, così decise di donare a Odino un martello che solo pochi erano in grado di tenere in mano ed essere destri con esso. KenzeMeris, insegno le arti magiche al figlio adottivo, in modo da stupire i suoi avversari e aumentare la sua forza.
KenzeMeris: Figlio mio, dovrai stare molto attento all’uso delle magie, se vorrai sconfiggere il nemico dovrai essere molto abile con l’uso delle armi ma molto furtivo con l’uso delle magie, la meditazione è molto importante.
Odino: Insegnami madre, dentro di me sento qualcosa, devo cercare di sprigionare questa aurea che sento.
A causa di una tempesta, il tempio di Stirling subì dei danni.Durante i lavori, Odino fu il primo ad aiutare i suoi concittadini nella ricostruzione del tempio, Idior lo osservò e ne fu molto contento. Era un promettente servitore della fede ma anche un ottimo combattente. Killer gli spiegò che per diventare un uomo di fede doveva seguire un seminario.
Killer: Odino, figlio mio, le strade della fede sono infinite, tu un giorno sarai un servitore di Idior, ma per poterlo essere ti dovrai allontanare dalla città, sentirai dentro di te quando giungerà l’ora. Per professare la parola di Idior dovrai seguire un seminario dalla durata di 6 anni. Recati al tempio, impara gli scritti dei tuoi avi. Sotto l’altare troverai degli scritti antichi, io non sono in grado di leggere, ma tua madre ti ha dato i giusti insegnamenti.
Così Odino si recò al tempio iniziò a leggere le pergamene nascoste sotto l’altare di Stirling, molti documenti erano assenti, persi probabilmente dopo le invasioni e dopo le guerra all’interno della città. Documenti antichissimi raffiguravano giovani guerrieri che strappavano il cuore dal grande Onice, un leggendario dalla forza innaturale, capace di uccidere vari guerrieri in un solo colpo. Solo chi riusciva a strappare il cuore da questa creatura leggendaria, entrava in comunicazione e veniva protetto per l’eternità dal grande dio Idior. La leggenda narrava che il peso di questo cuore doveva pesare quanto una piuma. Grazie agli insegnamenti dei suoi genitori adottivi decise di affrontare questa missione, per potersi avvicinare ulteriormente al culto e professare per conto di Idior.
Odino: Padre, mi sono recato al tempio come mi hai suggerito, ho consultato vari libri e varie pergamene, una in particolare ha attirato la mia curiosità.
Killer osservava e gioiva vedendo in grande interessa che mostrava.
Odino: Una pergamena raffigurava una certa grotta chiamata Destard, vicino si trovano anche alcune miniere, negli scritti si notano dei disegni che raffigurano dei guerrieri che combattono contro dei draghi che sputano fuoco e fanno cadere su tutti coloro che lo combattono dei fulmini mortali, ma solo uno di questi draghi era l’Onice, il drago più forte della caverna. Lo scritto dice che solo coloro che riusciranno a uccidere codesto Onice, riusciranno ad entrare in contatto con Idior, e solo colui mostrerà ad esso la via del chiericato. La leggenda narra che l’Onice fosse di un color rosso, color sangue. Le sue piume erano colorate del sangue dei suoi avversari.
Killer: Vieni figliolo, rechiamoci verso il banchiere, ho la mappa che ti condurrà verso le terre di Destar. Dovrai affrontare un viaggio molto lungo e faticoso, dovrai avere delle scorte di acqua e di cibo, prima di iniziare il viaggio vai dal fabbro e dallo stalliere, ho già fatto preparare per te le armature e le armi con i minerali più leggeri e resistenti in tutta Sosaria. Porta con te delle monete d’oro in caso veda dei mercanti durante il viaggio. Prendi il mio mantello, ti proteggerà dalle piogge e dal freddo della notte.
Odino: Grazie padre per avermi salvato e insegnato tanto, grazie anche a KenzeMeris, una donna buonissima. L’ora del mio cammino è iniziata, tornerò qua appena sarò riuscito nella mia missione. Addio padre, spero di incontrarti nuovamente un giorno futuro, prenditi cura di KenzeMeris
Killer, Addio figliolo, che Idior sia con te e che ti segua in questa tua avventura.
Andò a Destard in cerca dell’Onice, essendoci draghi di vari colori. Iniziò il combattimento con alcuni di essi, ne uccise due arancioni, ma strappando il cuore dalle loro carcasse capì che non erano coloro il drago che doveva uccidere, ma si trattava di un drago molto più forte e grande, questi erano solo dei cuccioli. Decise di scendere nel sotterraneo, qua trovò un drago scheletrico, molto potente. Restò ferito durante il combattimento, mentre andò dietro una parete per medicarsi, apparve un drago di un colore brillante, apparentemente buono e inoffensivo. Riuscì a domarlo e addomesticarlo, questo drago era una creatura creata dal Signore della Luce. Questo diede molta più fiducia e forza a Odino, insieme uccisero il drago dalle sembianze scheletriche così decise di scendere ancora nei sotterranei più oscuri di Destard, qua trovò il drago leggendario, il grande Onice. Dopo un lungo scontro, pur se ferito, riuscì ad avere la meglio e sconfiggere il grande drago e strappargli il cuore. Dopo averlo ucciso, il drago dalla luce brillante sparì e apparse con un aurea potentissima e chiarissima il dio Idior
Idior: Figliolo, noto con piacere che la tua vocazione è sempre più ferrea, sei stato molto coraggioso in questa tua missiva, sono pochi gli uomini di tale coraggio. Ora dovrai recarti nella città di Skara Brae. Questa è la mappa, da quelle parti troverai un chierico chiamato Angelus, è uno dei chierici più anziani. Sarà lui ad aprirti le strade del seminario. Entra nel loro tempio e porgi dei doni. Per te Odino, il cammino è appena iniziato, altre avventure ti attendono, altri esseri malvagi girano per queste terre e tu avrai il compito di proteggere tutti i fedeli.
Appena il giovane mise in sacca la mappa, Idior sparì. Così Odino salì sul cavallo e decise di andare in cerca di codesta cittadina chiamata Skara Brae in cerca di questo sant’uomo.

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