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Storia Di Mercuzio 16/01/2018 15:43 #1

  • sasuera1
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PREFAZIONE

*si odono dei versi*

“Dannazione questi topi hanno seriamente rotto il cazzo! Bernard prendi una maledetta scopa e ammazzali! Sto cercando di dormire!” Allungò il braccio cercando la bottiglia affianco a sé, una volta presa diede un sorso e si rigirò in quel letto improvvisato.

“Agli ordini Capitan Buckenham!” Il mozzo si alzò, grattandosi fondoschiena e sistemandosi i calzoni prese una scopa ed uscì dalla stiva. Si guardò intorno “Maledetti topi, venite qui! Adesso ve la farò pagare!” Mentre cercava di scovare i roditori, la sua attenzione su attirata da una grossa cesta in vimini. Si avvicinò lentamente, guardandosi in torno e allungò lo sguardo tenendo la scopa ben salda per guardare cosa contenesse quella cesta. “COSA CAZZO SONO QUESTI?!” urlò Bernard. Tornò di corsa in stiva a chiamare il capitano.

La cesta lì, sul tavolo. Il Capitano, il suo mozzo e alcuni membri della ciurma, tutti confusi, guardavano l’interno della cesta.

“Capitano, io direi di ucciderli e gettarli in pasto ai pescecani!” disse Cammok, il più temibile e sanguinario della nave.

“Forse sarebbe meglio lasciare questa cesta ed il suo contenuto sul pontile prima di salpare!” propose Cobham, l’ultimo uomo aggregatosi alla nave.

“Ma che diamine dite? Siete forse tutti impazziti! Non possiamo lasciarli qui. Fa un maledetto di freddo fuori? Morirebbero!” si intromise Samuel il cuoco che preparava la peggiore sbobba che avessero cucinato su tutte le navi. Si avvicinò alla cesta “Deve esserci scritto qualcosa, chi ha abbandonato questa cesta deve aver lasciato qualcosa, un cazzo di foglio una pergamena!” Allungò le mani con l’intenzione di esplorare all’interno il suo contenuto.

“Fermi tutti!” La voce ferma del capitano ammutolì tutti. “Adesso guardo io! Samuel, Bernard! Prendete sti cosi, toglietemeli dalle palle!” Il mozzo ed il cuoco presero maldestramente in braccio due bambini dalla cesta, mentre il capitano iniziò a cercare qualcosa nella cesta. Scovando trovò una pergamena.

“Buckenham,

maldetto bastardo questi figli sono tuoi. Io ho già perso troppi soldi a causa della gravidanza.

Vedi cosa farci, io sicuramente non li posso tenere. Magari mi fosse nata una femmina, l’avrei messa a fare la serva a casa di qualche nobile, invece no, sono nati due schifosi bastardi come te!

Dio maledica il giorno che ho deciso di scoparti! Non farti vedere più da queste parti.

Non hanno nome, per me non esistono. Il loro destino è nelle tue mani!”

*firmato*
Rose

“Maledetta puttana! Cosa cazzo me ne devo fare di questi due cosi!” Il Capitano era palesemente arrabbiato, infastidito da quel problema gravoso che gli si era presentato. “Cammok, prendi la cesta e quei due cosi e buttali in mare. Siamo pirati cazzo, non balie! Non abbiamo certo le tette per dar loro da mangiare!” Cammok si avvicinò al cuoco e al mozzo per riprendere i bambini ma Samuel allungò la mano per distanziare il sanguinario pirata dal bambino “Fermo! Non mi sembra assolutamente necessario buttarli in mano.” Si voltò verso il Capitano e gli disse “Capitano, col tuo permesso vorrei occuparmi io dei bambini. Mia moglie è sola in casa e sarebbe ben disposta di occuparsene. Lei, capitano, non dovrà nulla né a me, né a mia moglie, né ai due bambini. Ma lasci che queste due creature vivano.” Il capitano lo guardò e con tono distaccato disse al cuoco “Fanne quello che vuoi. Da ora in poi sono una tua responsabilità!”.

STORIA DI MERCUZIO

23 Weakeebre 269 G.D

Oggi all’età di 8 anni decido di iniziare a scrivere un taccuino con tutti i miei appunti e pensieri. Questo mi servirà come esercizio di scrittura, consiglio datomi dal mio Precettore Arthur de Lorence. Egli vede in me buoni doti di apprendimento e mi consiglia come apprendere le nozioni più facilmente, uno di questi consigli è stato giustappunto quello di tenere periodicamente aggiornato questo diario.

Non sono un ragazzo nobile, la mia famiglia è davvero modestissima. Mia madre Coraline, si occupa della casa, e talvolta, quando la sarta è piena di ordini, va ad aiutarla. Ella è devota al nostro Signore della Luce, Idior e frequentemente visita il Tempio a lui destinato per omaggiarlo e pregarlo. E’ una donna mesta, molto silenziosa tutto l’opposto di mio padre Samuel.

Mio padre invece è un cuoco, egli non c’è quasi mai in casa. Lavora su una nave, ma non l’abbiamo mai vista benchè io e mio fratello Benvolio, più volte abbiamo chiesto a nostro padre di poterla vedere almeno dal pontile se non addirittura stringere per qualche istante il timone. Nonostante egli sia sempre un gran chiacchierone e un tipo allegro, quando si parla di vedere la nave e conoscere il suo Capitano, egli diventa stranamente serio e dopo poco cambia discorso come se niente fosse.

L’altro componente della mia famiglia è Benvolio, il mio fratello che seppur gemello non è omozigote. In realtà non siamo differenti solo nell’aspetto ma anche nel modo di essere. Lui probabilmente ha preso più da nostro padre, ed infatti quelle rare volte che può stare un po' con lui, non lo lascia libero un istante e si fa raccontare le mille avventure che nostro padre sembrerebbe vivere sulla nave. Personalmente credo che il nostro genitore racconti solo favole. Potrebbe mai essere che un cuoco di una nave possa salvare la ciurma da una temibile tempesta? Ho i miei dubbi.

Io invece credo di essere molto più simile a mia madre Coraline. Ella è silenziosa ed io adoro il silenzio. Questo mi porta a poter pensare senza inutili distrazioni. Non sono un tipo molto alla mano, me ne rendo conto, eppure dentro di me c’è una grande ironia che spesso non viene colta se non addirittura mal interpretata.

Adoro leggere, è una delle mie più grandi passioni. Il primo libro lo trovai nella camera di mia madre: Era un libro che parlava della fede in Idior che mostrava la Sua grandezza e la Sua beltà e accennava ad alcune insidie create appositamente per noi dal signore oscuro per indurci in tentazioni terrene. Non sapevo ancora leggere, avevo 4 anni ma quelle pagine e quelle illustrazioni mi incuriosivano, fu così che mia madre iniziò a leggerlo per me. A 5 anni le chiesi in insegnarmi la lettura ed un anno dopo mi iscrisse in un istituto gestito dalla chiesa di Idior, composta da grandi uomini saggi che diffondevano il sapere anche a chi non aveva le possibilità per potersi permettere alta istruzione come i nobili. Per questo e per tanto altro non smetterò mai di ringraziare mia madre: Ella ha saputo cogliere le mie passioni ed indirizzarmi bene.

13 AnteWanwa 271 G.D

E’ terminata un’altra giornata, oggi sono davvero entusiasta! Finalmente ho iniziato a studiare la Geografia. Fino ad ora avevo soltanto potuto dare qualche sbirciatina qua a là ad alcuni testi custoditi in biblioteca. A volte il custode della biblioteca si addormenta sulla seggiola. E’ un uomo anziano, non dovrebbe fare la guardia ad un tesoro così inestimabile. Quella biblioteca è colma di librerie piene di storia, esperimenti, racconti, non si può di certo lasciarla in balìa di un vecchio che non si regge in piedi! Nonostante tutto, io approfitto di questi suoi sonnellini per poter trovare qualcosa di interessante. Ho sempre sfogliato con enorme passione i libri di geografia, ed infatti, spero un giorno di poter viaggiare per poter esplorare tutti quei luoghi di cui ho sentito parlare: Intere città costruite in marmo come Wind, città erette sulla sabbia come Nujel’m, ed ancora, regni le cui case vengono costruite sugli alberi come a Yew. Quante meraviglie da scoprire e visitare. Per ora sono alla mia portata solamente attraverso questi libri, ma presto le visiterò. Sfoglio avidamente questi testi in cerca di illustrazioni fatte dai pittori e dai vari viaggiatori. Alcuni, i più temerari hanno osato inoltrarsi anche in antri oscuri, regni di terribili creature dalle spaventose fauci e dagli arti affilati, altri ancora si sono dimostrati a dir poco folli nel voler insinuarsi nella dimora dei draghi. Resto affascinato, da tutto questo. Spero che il mio Signore Idior possa sempre proteggermi e possa benedire i miei studi affinchè possa sfruttare in modo benevolo ed al suo servizio la mia conoscenza.

4 Tearisse 276 G.D

Questa sera c’è stato il rientro di mio padre Samuel: erano 8 mesi che non tornava a casa. Ho il sospetto che la nave sulla quale lavora, sia una nave di saccheggiatori, non certo di uomini d’onore o commercianti. Queste, ovviamente, sono solo mie supposizioni, dal momento che non ho prove inconfutabili sulle quali basarmi, ma il sospetto si è fatto più vivo in me, nel momento in cui al suo rientro stasera, ha gettato una sacca accanto alla porta. Questa sacca, ha fatto uno strano tintinnìo quando mio padre l’ha gettata in terra, così, dopo aver spaccato la legna assieme a mio fratello Benvolio, al mio rientro in casa ho dato una fugace occhiata e vi ho trovato una coppa d’argento lavorata in maniera un po' rozza e con gemme di scarso valore. Seppur non finemente lavorata, mio padre non se la potrebbe permettere una coppa del genere. Temo che egli l’abbia quantomeno rubata. Gli ho comunicato di aver terminato gli studi in Geografia e Storia ma non gli ho accennato alla proposta che mi ha fatto il mio mentore Arthur: Egli vuole che vada con

lui al Tempio di Yew a proseguire gli studi e a prendere i voti per servire il nostro unico Signore Idior. La proposta è davvero allettante in quanto potrei accedere a tomi rari che sono custoditi solo lì, nel sacro tempio di Yew. Sarebbe un onore il solo poterli tenere per mano. L’occasione verrà domani, non volevo di certo rubare la scena al ritorno di mio padre.

11 Anprio 280 G.D

Sono oramai 4 anni che vivo qui assieme a Padre Arthur al tempio di Yew. Nonostante l’affetto dimostrato da tutti i chierici che conducono una vita mesta qui all’interno del tempio e nonostante io sia sempre molto indaffarato, devo ammettere che mi manca la mia famiglia. Sono rimasto in contatto con mia madre solo tramite epistole. Lei continua a condurre la sua vita improntata su una salda fede in Nostro Signore Idior e cresce con grandi stenti il fratellino Primus. Mi ha recentemente detto che nostro padre non fa avere sue notizie da più di un anno e teme per questo il peggio. La condizione economica è abbastanza gravosa ed infatti, quando posso, cioè quando qualche ricca famiglia mi commissiona qualche lavoro di Cartografia, le mando il mio compenso.

Di Benvolio non si hanno notizie. Nessuno ne ha saputo più niente. Solo nostro padre, dopo un paio di anni che Benvolio lasciò casa, disse a mia madre di averlo visto in una taverna vicino al porto, seduto ad un tavolo, in preda ai fumi dell’alcol provarci con la locandiera.

Ed è per questo che prego Idior che tutto possa sistemarsi. So bene che ci sono situazioni di importanza maggiore, che il male si sta diffondendo a macchia d’olio e che spesso le forze di cui disponiamo, non sono adeguate per poter contrastare i recenti attacchi da parte di vili uomini che hanno ceduto alla terrena tentazione e alle facili ricchezze, eppure, peccando di egoismo chiedo ad Idior di poter intercedere con la sua grande generosità affinchè i miei familiari, i miei cari, possano tornare a condurre quando prima una vita decente.

1 Jurnes 286 G.D

Quest’oggi è accaduta una cosa che mai avrei creduto potesse succede: Benvolio mi ha inviato una missiva. Nonostante le mille preghiere e la speranza che potesse accadere, devo ammettere che non credevo potesse davvero rifarsi vivo. Dopo essere stati cacciati di casa, lui è praticamente scomparso, se n’è andato senza nemmeno salutare i nostri genitori.

Dalle parole che traspaiono nella sua lettera, sembra quantomeno pentito di tutto quello che gli è accaduto. Mi ha raccontato di aver seguito per qualche anno le orme di nostro padre, di aver fatto il cuoco su una nave mercantile ma che la solitudine e la rabbia che lo accompagnavano e che lo hanno tormentato per anni, lo hanno portato a bere fino talvolta a perdere i sensi. Comunque ora sembra deciso a voler cambiare vita, mi ha raccontato di aver lasciato la nave sulla quale lavorava perché non si trovava bene, che lo stare tanti mesi in alto mare se prima potevano sembrare una grande avventura, ora erano diventate una prigionia, una sorta di esilio da sé stesso e dal mondo. Ora pare che lavori presso una taverna a Cove come cuoco e che abbia ripreso a fare lunghe passeggiate alla ricerca di erbe aromatiche per i suoi piatti.

Ha confessato di aver avuto qualche problema col bere e che spesso questa cosa, l’ha portato a vivere in situazioni davvero pericolose, ora pare che si lasci andare alle gioie del vino solo quando c’è qualche festa nel regno o comunque in occasioni speciali.

Nostro padre Samuel pare gli manchi molto. Non capisce perché si sia fatto “abbindolare” da nostra madre per la quale invece nutre ancora un profondo rancore. Non ha chiesto invece notizie di Primus.

Sicuramente deve passare del tempo. Il suo cuore benchè egli sia sempre allegro ha una profonda ferita che necessita di essere guarita. Idior sicuramente lo proteggerà anche se lui crede che queste siano solo delle corbellerie. Spero col tempo di farlo ricredere.

20 Moonog 288 G.D

Padre Arthur mi ha informatoche a breve dovrò trasferirmi nella Capitale, probabilmente verso la fine di Ghennaius: una nobile famiglia vuole che mi occupi di alcuni scritti ed essendo venuti a conoscenza dei miei lavori hanno chiesto espressamente di me. Sono davvero felice di poter vivere nella Capitale. L’ho già visitata innumerevoli volte, è davvero ben costruita con le sue solide mura fortificate negli anni che celano una lunga storia di battaglie e guerre.

Padre Arthur inoltre mi ha detto che per lui sono pronto ad apprendere le ultime nozioni di conoscenza per diventare a tutti gli effetti chierico. Sinceramente preferisco aspettare, la mia sete di conoscenza è tale che voglio ampliarla e questa mia permanenza a Britain mi permetterà sicuramente di leggere manoscritti teologici che il tempio di Yew non possiede.

Mia madre mi ha comunicato qualche giorno fa che mio padre ha lasciato la nave. Ora fa il cuoco presso una taverna non distante da casa, lo pagano poco ma sembra che ora possa bastare a mantenere mia madre e Primus che cresce a vista d’occhio. Vorrei tanto poterlo conoscere, ma non so per quale motivo, lei, non vuole che le faccia visita. Questa cosa mi dispiace molto, sono rattristato da questo suo incomprensibile atteggiamento. Da quando ha scoperto di aspettare Primus il suo amore per me e Benvolio si è come raggelato, sebbene continui a scrivermi di tanto in tanto e mi dia notizie di come stanno loro tutti.

Sicuramente avrà delle buone ragioni, spero solo che possa un giorno cambiare idea.

25 Magloth 291 G.D.

La vita nella capitale è davvero meravigliosa. Sono affascinato da tutte le sue componenti. Aver vissuto per così tanto tempo in un monastero mi ha fatto perdere forse un po' troppo il contatto con la realtà. Certo la mia spiritualità e la mia fede in Idior sono salde com’è vero che mi chiamo Mercuzio, ma posso dire non mi dispiace del tutto vivere qui.

Mi ha scritto una lettera recentemente mio fratello Benvoglio, egli ha deciso di intraprendere gli studi in teologia. In questi anni da quando ha abbandonato la vita sulla nave, ed è stato a contatto con i chierici del loco, sembra che sia rinato. La fede in Idior, che non gli è mai appartenuta, sembra che ora gli abbia ridato l’occasione di redimersi da tutti i suoi rancori e dai suoi malesseri nonché dalle sue malefatte. Sono davvero lieto di questo. Le mie preghiere finalmente sono giunte al mio Signore Idior.

Gli ho promesso che a breve mi trasferirò a Cove da lui per poterlo aiutare negli studi e per seguire assieme la strada illuminata dal Signore della Luce.

Credo che nel mese di Numeror potrei essere lì ed iniziare questo fantastico nuovo cammino, di nuovo insieme, di nuovo uniti, per sempre fratelli.

Fine.

Si prega Accedi a partecipare alla conversazione.

Ultima Modifica: da sasuera1.

Storia Di Mercuzio 29/01/2018 22:44 #2

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All'attenzione del cortese Sir Mercuzio.

Mio caro Mercuzio,

Ho letto con grande ammirazione la tua storia e sono grandemente colpita dalla grande forza di volontà che tu e tuo fratello Benvolio avete dimostrato nell'affrontare le situazioni avverse.

Come ho già scritto anche a lui, ci tengo in modo particolare a farvi sapere che noi siamo artefici del nostro destino e che le azioni dei nostri padri non possono in alcun modo allontanarci dalla luce se il nostro cuore ha la forza di seguirla.

Ti informo inoltre che, grazie all'appoggio del nostro buon Lord British ed alla cortese disponibilità dei sacerdoti di Idior a Yew, stiamo ampliando il corpo sacerdotale e con l'aiuto della preziosissima Lucine stiamo valutando l'eventualità di inserire novizi in un percorso di fede.
Tra le possibili richieste prese in esame figura anche la tua e quella di tuo fratello.

Entro breve riceverai una nuova missiva con l'esito di questa nostra valutazione e la conferma se potrai procedere con il tuo percorso di fede nella luce di Idior.
Possa il Radioso proteggerti ed aiutarti nell'individuare la via.

In fede,

Laxmi, Custode della Fede


- GDR-OFF -

Si conferma a Mercuzio che la sua candidatura a sacerdote di Idior è sottoposta a valutazione e che entro breve riceverà una nostra risposta con l'esito.

Si prega Accedi a partecipare alla conversazione.

Ultima Modifica: da LaxmiUOI.
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Moderatori: YgrituoiOwlUOIShadowUOI
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