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La regola di Idior - Il Lumen Gentium 06 Jul 2017 18:14 #1

  • egolollo
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Io sottoscritto Alucard, attuale Gran Sacerdote del tempio di Idior, assieme ai confratelli di seguito promulgo una nuova edizione della precedente costituzione del culto di Idior intitolata "Lumen Gentium".

In questo nuovo statuto che, grazie al prezioso aiuto dei miei confratelli, modificherò nel tempo affinché sia il più chiaro e fruibile possibile, sanciamo le regole base atte a definire al meglio la vita dei nostri fedeli seguaci.


Capitolo I

I - La genesi

La ballata di Idior ed Elhoim

In principio due fratelli crearono il cielo e la terra.
§ Idior ed Elhoim §
La terra era massa informe e deserta.
Elhoim con le sue tenebre ricopriva l'abisso, mantre lo spirito di Idior aleggiava sulle acque.
Due fratelli, un binomio di luci ed ombre.
Un mondo che un domani i mortali chiameranno Sosaria.
Amore e Odio.
Idior creò gli uomini e gli elfi.
Li creò a sua immagine e somiglianza e li pose a dominio su tutto ciò che aveva creato.
Elhoim risentito del bisogno del fratello di non essere più solo a dispetto e a simbolo del suo potere, creò gli Orchi e li mise in perenne combutta contro i figli di idior.
Ad ognuno di essi diedero leggi e regole.
Ed ogni mortale nasceva e moriva circondato dalle attenzioni del suo Dio.


La storia della Genesi: Il racconto della Nascita di Sosaria ad opera di Idior ed Elhoim e della loro madre Hilianor


II - Il Mistero

Idior è la luce delle genti: questo sacro Concilio, adunato nella fede, desidera dunque ardentemente, annunciare la parola ad ogni creatura, illuminare tutti con la luce di idior che risplende dalle sacre Effigi. Siccome i Chierici sono il tramite tra Dio e le genti spetta a loro in ogni modo permettere l'intima unione con Dio e tutti i suoi fedeli, per questo si vuole dimostrare con maggiore chiarezza a tutti i fedeli e al mondo intero la nostra natura e la nostra missione universale. Le presenti condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere da parte dei chierici affinché tutti, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Idior.


III - Lo spirito purificatore dei Chierici


I Chierici di Idior dopo lunghi periodi di esilio causato dalla profonda persecuzione che ha invaso questo mondo, si sono ricostituiti grazie al focolaio della fede mai disperso, con questo nuovo avvento tutti i chierici saranno vicini ai fedeli per delineare il grande progetto di salvezza dall'oscurità che idior ha disposto per le genti. La missione sarà cercare di non perdere anime nella nebbia che le allontana dalla luce e le farà vagare nelle tenebre.

Capitolo II

I - Il Popolo di Idior

In ogni tempo e in ogni luogo è accetto a Idior chiunque lo teme e opera il bene e la giustizia. La salvezza individuale è tuttavia parte del progetto più grande di costituzione di un unico grande popolo, pronto a riconoscere i valori professati da Idior e dalla sua chiesa per portare su Sosaria una nuova era di pace. All'interno del popolo di Idior, tutti i fedeli ai suoi occhi sono eguali, così come sono eguali agli occhi dei Sacerdoti, suoi umili servitori. Tutte le creature che entraranno nel popolo di Idior saranno liberate dalla schiavitù della corruzione per partecipare alla gloriosa libertà che Idior concede. Tutti sono chiamati a formare il popolo di Idior. Perciò questo popolo, pur restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, abbracciando ogni città assetata di pace e libertà, affinché si adempia l'intenzione della volontà del nostro Dio.

II - Il senso della Fede

Coloro che si accostano alla penitenza, ricevono dalla misericordia di Idior il perdono delle offese fatte a lui; allo stesso tempo si riconciliano con i chierici, anche se hanno inflitto una profonda ferita col peccato, ma grazie al cammino per la loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera avranno la possibilità di essere redenti. I percorsi di fede per casi di particolare gravità verranno stabiliti di volta in volta da almeno due chierici in congregazione.

III - I rapporti tra fedeli

Secondo gli insegnamenti del nostro Dio, i principi di solidarietà, verità, coesione, comprensione, aiuto reciproco, onestà, carità, coraggio ed onore saranno i parametri di valutazione dei rapporti che intercorreranno tra i fedeli, è assolutamente vietato approfittare dell'ingenuità e della buona fede dei fedeli per trarre profitti o benefici personali, mai sottoporre a tranelli ed inganni coloro che per la fede si spingono oltre ogni limite, tutti i figli del popolo di Idior dovranno avere bene in mente i principi cardine affinché si possa instaurare una cooperazione per raggiungere lo scopo comune. Nel caso in cui comportamenti contrastanti con tutti i principi verranno posti in essere, è bene che il fedele segnali alla comunità clericale l'accaduto, a prescindere dai rapporti che intercorrono tra le città e la loro risoluzione delle diatribe, in tutta autonomia se ritenuti i motivi plausibili ed accettabili verranno aperte delle investigazioni interne in apposite congregazioni. Tutti i vari responsi verranno resi noti alla comunità.


IV - I rapporti tra la chiesa di Idior e le altre religioni

Noi chierici, fedeli ai doveri verso Idior e verso tutti i suoi figli, non possiamo fare a meno di riprovare, come in passato, con tutta fermezza e con dolore, quelle dottrine e quelle azioni funeste che contrastano con il nostro culto. Ci sforziamo tuttavia di scoprire le ragioni della negazione e della deviazione verso un altro dio che degrada i suoi servitori dalla loro innata grandezza. Sono doverosi i consigli di evitare in generale qualunque rapporto, se non dettato dal tentativo di indottrinamento dell'infedele.

Consigliamo invece di prestare massima attenzione ai fedeli di Idior che decidessero di interagire o cooperare con individui di credo diverso dal loro in quanto gli altri dei non hanno gli stessi valori del nostro Idior ed una collaborazione con i loro seguaci è rischiosa.

Stendiamo qui di seguito una linea guida per analizzare i diversi rapporti e le relazioni del nostro culto con le altre religioni su Sosaria.

ELHOIM
L'Oscuro Signore brama le anime delle creature sulla terra ed i suoi sacerdoti eseguono rituali mediante l'utilizzo di Sangue Maledetto sottratto a chi non è fedele al loro Dio e profanato con riti abominevoli. Elhoim attrae i suoi seguaci promettendo loro potere, ricchezze e supremazia sul prossimo in cambio dell'anima immortale dei suoi seguaci. I demoni e le creature dell'abisso sono i suoi intermediari.

Il sacerdote di Idior di fronte al seguace di Elhoim
Nessuna collaborazione è ammessa tra i Sacerdoti di Idior ed i seguaci del dio Elhoim, tantomeno tra i primi ed i Sacerdoti del culto della Morte, detti Necromanti, per definizione stessa manipolatori della morte.

Il fedele di Idior di fronte al seguace di Elhoim
Ogni fedele di Idior che si troverà a collaborare con un seguace del dio Elhoim è invitato a prestare estrema attenzione per la propria incolumità e quella dei suoi pari. Si tenga bene a mente che il fine ultimo del culto di Elhoim su Sosaria è quello di falciare anime per sacrificarle sugli altari imbrattati di sangue.
In caso di necessità di cooperare il seguace di Idior e del culto della Luce dovrà assicurarsi inoltre che in nessun modo le sua azioni e quelle dei suoi accompagnatori possano nuocere ai seguaci di Idior che dovessero incontrare.


HILIANOR
La Dea Madre ha generato questo mondo assieme ai suoi due figli, Idior ed Ehloim, e tutti hanno contribuito a loro modo alla generazione di tutto ciò che ci circonda. Tuttavia, nonostante abbia generato un essere di pura bontà e luce, la Dea Hilianor ha altresì dato vita al dio Elhoim, un essere di pura oscurità e malvagità, e per questa ragione ella diviene sinonimo di dualismo e di coesistenza della luce e dell'ombra cedendo spesso a capricci o istinti temporanei che la sbilanciano da una parte o dall'altra.

Il sacerdote di Idior di fronte al seguace di Hilianor
Difficile è il rapporto con la chiesa di Hilianor e con i suoi seguaci. I sacerdoti di Idior devono in primo luogo coltivare e curare i fedeli del tempio del Radioso, pertanto è da ritenersi deprecabile ogni tipo di collaborazione dei chierici di Idior con i fedeli della Dea.

Il fedele di Idior di fronte al seguace di Hilianor
Conscio della repentinità di cambi di direzione del culto che si riflettono a loro volta nel modo di pensare e di agire del seguace di Hilianor, ogni fedele al tempio di Idior che dovesse ritrovarsi in compagnia di uno o più seguaci della Dea Hilianor dovrà sempre prestare estrema attenzione al fine di salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri devoti al tempio di Idior.


I SENZA DIO
Una nota particolare è da riservare agli individui ed alle comunità che vivono le loro esistenze lontane dalla religione.
Il culto di Idior proprio per i suoi principi di bontà e altruismo non è ostile a queste realtà. Le collaborazioni non sono proibite ma si invitano i fedeli che dovessero avviarne una ad aprire gli occhi di questi individui affinché possano trovare la Luce di Idior.


Il sacerdote di Idior di fronte al senza dio
Compito primario di ogni sacerdote sarà quello di professare la parola di Idior e di cercare di riportare i senza fede sul sentiero della Luce. Come sempre la priorità sarà quella di prestare soccorso ai seguaci di Idior in difficoltà e pertanto ogni tipo di rapporto con questi individui dovrà essere sospeso per perseguire l'obiettivo primario. La cooperazione di Sacerdoti di Idior e senza fede sarà inoltre influenzata dal comportamento abituale di questi ultimi. Si nega ogni tipo di cooperazione tra chierici e assassini ricercati dalla giustizia.

Il fedele di Idior di fronte al senza dio
L'indottrinamento non si limita solo ai sacerdoti e pertanto non si esclude un rapporto di cooperazione tra i fedeli di Idior e individui senza fede con la speranza che, di fronte alla via della Luce ed alla dimostrazione della buona volontà di Idior, possa poi seguire una conversione.
I rapporti di cooperazione con individui macchiatisi di molti omicidi è tuttavia fortemente scoraggiato e si invitano pertanto i fedeli a limitare al minimo qualsiasi legame con questi individui che non abbia come fine ultimo la conversione con richiesta di pentimento o lo scambio commerciale.
Come già citato in precedenza però, il fine ultimo della chiesa di Idior è quello di creare un popolo compatto, saldo nei suoi valori, quindi la salvaguardia degli altri seguaci di Idior è e rimarrà sempre l'obiettivo principale.



Capitolo III

I - Costituzione Gerarchica

Il Gran Sacerdote
Egli è l'eletto a votazione da parte del concilio dei chierici, la guida non farà parte di nessuna città fedele ma resterà al monastero di Yew dove opererà a garanzia di terzietà e imparzialità su tutto il popolo di Idior, pronto a ricevere e prestare soccorso a chiunque ne dovesse avere necessità.


Il Sacerdote
Il sacerdote di Idior è colui che, oltre a seguire il cammino della luce che Idior indica a ciascuno dei suoi fedeli, intende consacrare la propria vita alla divinità. Per fare ciò è necessario seguire un lungo periodo di seminario in cui si presenterà agli altri sacerdoti già nominati che avranno il compito di istruirlo e valutarlo. Al termine di questo lungo cammino, se ritenuto degno sarà accolto all'interno della cerchia sacerdotale che diverrà così la sua nuova famiglia. Il sacerdote di Idior è una figura chiave all'interno della comunità e cercherà sempre di aiutare i suoi fedeli ove ve ne fosse la necessità. Egli dovrà sempre rispettare tutti i suoi confratelli ed i membri più anziani, nonché il Gran Sacerdote che rappresenta il vicario di Idior su Sosaria.

I Vicari
Faranno parte del vicariato tutti i chierici stanziati nelle varie città o inviati espressamente dalla guida con compiti specifici, avranno il dovere di seguire da vicino le anime dei cittadini affinché la loro fede non vacilli, saranno il tramite tra la guida e le città e metteranno a conoscenza la guida degli accadimenti interni di ogni città.

Le correnti del culto: Gli Ordini Minori
Nonostante tutti i sacerdoti rispecchino quanto detto in precedenza, vi sono alcuni esponenti della chiesa di Idior che hanno sviluppato una idea più radicale ed hanno dato vita a due correnti di pensiero principali che confluiscono in altrettanti ordini minori: l'Ordine Sacro dei Monaci ed i Preti Guerrieri del Redemptor Idior Peccatoris. Seppur con definizioni molto differenti del "Sentiero della Luce" di cui si parla nei Tomi Sacri, ciascuna delle parti contribuisce nel dare vita al grande Progetto ed alla gloria del Radioso.

I Monaci
I primi con sede a Skara Brae, sono un gruppo di monaci riuniti nel Sacro Ordine dei Monaci di Sosaria e guidati da un Abate. Essi credono nel rispetto totale della vita e che il sacerdote in quanto rappresentante della divinità dovrebbe preservare l'opera del suo patrono. I monaci adorano Idior in qualità di Signore della Luce e delle Acque, da cui appunto l'acqua benedetta che si utilizza in ogni rituale che altro non è che una infusione della Luce nell'elemento del cambiamento, e si specializzano nelle Theurgie che mirano ad alleviare il dolore, guarire le ferite, finanche a porre un freno alla morte. La vita monastica crede nel valore del duro lavoro e della preghiera, e limita l'uso della violenza se non come ultima strada percorribile.
La Regola del Sacro Ordine dei Monaci di Sosaria

I Preti Guerrieri
I secondi, riuniti in buona parte all'interno dell'ordine del Redemptor Idior Peccatoris con sede a Yew, sono un ordine di Cavalieri che include alcuni Preti Guerrieri guidati da un Gran Maestro, i quali credono che compito di un buon seguace di Idior sia anche quello di affiancare le città ad esso fedeli nelle battaglie. Il sacerdote che intraprende questa via, professa il credo di Idior nella veste di Signore della Battaglia e della Giustizia Divina, è temuto e rispettato a causa delle poderose Theurgie punitive che può scagliare sui suoi nemici. La vita di questi individui è fatta di preghiera e continuo allenamento, per poter un giorno sfidare i servi dell'Oscuro e annientarli definitivamente.
La Regola dei Redemptor Idior Peccatoris


Le Congregazioni
Potranno essere costituiti organi speciali collegiali solo di chierici, oppure guidati da un chierico ma con la presenza dei laici, il loro scopo sarà quello di portare a termine missioni affidate dal Gran Sacerdote in merito accadimenti che verranno sollevati di volta in volta.


La via del Chierico: Il Cammino della Fede
Per ambire al ruolo di sacerdote, un fedele dotato di forte vocazione, dovrà presentare la sua candidatura ai Chierici esistenti. Egli verrà osservato, interrogato e valutato dai membri del consiglio dei chierici per capire se davvero meritevole di divenire Seminarista, ovvero di aspirante chierico. Fino alla prima valutazione, che sancirà o meno l'idoneità al percorso di seminario, gli aspiranti seminaristi sono definiti "Postulanti".
Ogni seminarista sarà affiancato da un istruttore che avrà l'arduo compito di accompagnarlo, indottrinarlo e di valutare se e quando il seminarista stia presentabile al consiglio per la valutazione finale e la presa dei voti.

Per ambire al titolo di seminarista ossia di aspirante chierico, di comune accordo abbiamo scelto che dovranno essere soddisfatti tali requisiti :

1 - Appartenere ad una delle seguenti razze: Umano, Elfo oppure Elfo Silvano
2 - Non essere membro, al momento della richiesta, di alcuna città.
3 - Non avere legami parentali o amicizie particolari con assassini o fedeli all'Oscuro Signore
4 - Non essere stato in un recente passato assassino o fedele all'Oscuro Signore*
5 - Essere il primogenito (I° PG) di una famiglia rispettabile**
6 - Presentarsi con un manoscritto dove si chiariscono i motivi per cui si sta decidendo la strada per intraprendere i voti.

Notare bene che:
* Idior professa il perdono e di conseguenza i suoi Sacerdoti sono fermamente convinti che talvolta la fede possa sbocciare saldamente anche dove meno ci si aspetta. In casi molto particolari e con percorsi più tortuosi, anche chi ha avuto un passato oscuro potrebbe essere accolto tra i servitori di Idior come Seminarista, tenendo bene a mente che il suo cammino avrà sicuramente bisogno di una più approfondita analisi.
** In casi particolari, solo con specifica dispensa del Gran Sacerdote e del Consiglio riunito, anche un secondogenito potrebbe essere ammesso al cammino di seminario.


Capitolo IV

I Rituali

Rituale del Battesimo
Il rito del battesimo celebra la rinascita di un fedele nel tempio di Idior e dinnanzi al dio ed alla comunità si presenta con un nuovo nome, richiedendo la benedizione di questo cambiamento da parte del divo stesso per mezzo del sacerdote celebrante. Per poter effettuare il rituale si utilizza un catino contenente Acqua Benedetta, che sta a simboleggiare la rinascita del fedele dalle acque sacre alla divinità e simbolo di mutamento.

Rituale di Unione
Questo è il rituale che dinnanzi al dio Idior unisce due anime in modo indissolubile e per tutta l'eternità nella casa del padre perché il loro amore possa ricevere il suo sigillo e la sua consacrazione.
La cerimonia che vede il sacerdote come tramite della divinità e testimone della sacralità dell'unione dei due sposi, prevede uno scambio di anelli e grandiosi festeggiamenti che coinvolgono tutta la comunità.

Rituale della Consacrazione
Innumerevoli sono i pericoli su Sosaria e il dio Idior mette a disposizione potenti incantesimi per rendere più efficaci le armi e le armature dei suoi figli diletti, affinché possano difendersi dai servi dell'Oscuro. Ogni fedele può richiedere ai sacerdoti di intercedere perché la grazia del Radioso si leghi alla sua arma, tuttavia codesti oggetti non dovranno per nessun motivo essere utilizzati per compiere azioni malvagie o la vendetta di Idior si abbatterà sul colpevole di blasfemia.

Rituale della Redenzione
E' questo uno dei rituali più arcaici e tuttavia uno dei più richiesti in assoluto. Con questa sacra cerimonia il penitente, che ha appesantito la sua anima con azioni esecrabili, si presenta al Tempio del Radioso Idior e chiede perdono. Il sacerdote si unisce in preghiera al penitente invocando il perdono del dio e, facendosi carico delle azioni svolte dal peccatore, gli lava il capo con fiale di Acqua Benedetta.

Il sacramento della redenzione, grazie ai poteri conferiti dal nostro Dio è un atto non dovuto e che viene concesso da noi ministri del culto a discrezione.


Assassini Pluriomicidi

Nel caso di assassini macchiatisi di un gran numero di omicidi (50+) che siano in cerca di grazia, e che vogliano accostarsi al culto di Idior promettendo di accettare i suoi principi e le sue leggi, è necessario rivolgersi ad un sacerdote, spiegando le motivazioni del pentimento con un manoscritto da poter sottoporre alla visione del concilio, se tali motivi saranno ritenuti validi verrà concessa la grazia nelle modalità che i Sacerdoti prescriveranno caso per caso. Il limite massimo di uccisioni che i Chierici potranno redimere è fissato a 200, fino a questo numero vista la gravità delle anime portate via nel tempo il costo pecuniario sarà di 3000 monete ad uccisione da corrispondere al Chierico celebrante, sorpassata la soglia delle 200 anime è rimessa la redenzione alla pietra purificatrice . Il denaro verrà impiegato in opere di aiuto ai bisognosi fedeli che si accostano in queste terre.

Per tutti i fedeli meritevoli del nostro culto la redenzione dalle uccisioni delle anime degli infedeli sarà sempre accettata e concessa, a conclusione del rito al sacerdote verrà corrisposto spontaneamente l'obolo donato solo dal buon cuore del redento che verrà utilizzato per le migliorie del monastero e sopportare il costo delle fiale di vetro.

Per i fedeli che macchieranno le armi con il sangue dei propri fratelli dapprima verrà subito bloccata la possibilità di redenzione e istituita una congregazione che indagherà sull'accaduto per stabilire la verità. Le sentenze di penitenza o condanna verranno pubblicate nell'apposito tomo " DE TURMENTIS "



Disposizioni Finali

Le attuali città che si reputano fedeli al culto di Idior dovranno espressamente accettare in toto tutte le disposizioni che la costituzione menziona, l'accettazione dovrà pervenire a mezzo missiva con intestazione de "il giuramento", ad inviarle saranno le massime cariche in maniera tale che vi sia garanzia di accettazione da parte di tutta la cittadinanza.
Si tenga bene a mente che l'evoluzione del pensiero di fede comporterà delle modifiche che verranno promulgate da parte del concilio volta per volta.


Padre Alucard
Gran Sacerdote di Idior
ICQ: 310162582

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